Prima o poi a tutti viene fatta quella domanda, magari sotto forma di un “Che cosa vuoi fare da grande?” o un “Dove ti vedi tra dieci anni?”. Quella domanda a cui molti di noi tagliano corto rispondendo “Non lo so”.
In realtà quelle domande ci chiedono tutte la stessa cosa, ovvero come immaginiamo il futuro.
Il problema è che di possibili Futuri ce ne sono tanti
Anche chi è sicuro di quello che vuole dalla vita, che ha addirittura già deciso quali saranno i nomi dei propri i figli, non avrà mai la certezza al 100% di cosa accadrà davvero.
Avete mai provato a rigirare queste domande a chi ve le ha poste? Probabilmente la maestra, il datore di lavoro o il parente di turno non si immaginavano che Facebook sarebbe stato usato anche da persone anziane o che temi fantascientifici come la clonazione sarebbero divenuti realtà.
E allo stesso modo noi non possiamo sapere se nel Mondo in cui vivremo lo scioglimento dei ghiacciai avrà sommerso metà delle terre emerse, o se scopriranno un metodo per rendere i DPCM realmente comprensibili…!
Probabilmente le persone faranno lavori che non sono ancora stati inventati e conosceranno persone su social network che ancora non esistono.
Questi sono tutti scenari più che papabili, e le recenti esperienze ci insegnano che le cose davvero inaspettate non ce le immaginiamo nemmeno: nessuno di noi nel 2019 pensava che di lì a breve avrebbe dato di tutto solo per abbracciare i propri cari… Eppure eccoci qua.
Salto o non salto?
C’è una cosa che ho capito in tutti questi anni trascorsi a rispondere “Non lo so”: l’imprevedibilità del Futuro ci blocca. Avere davanti a sé un percorso non ancora tracciato fa molta paura.
Cosa fare in quei momenti in cui siamo lì e davanti a noi riusciamo a vedere solo il vuoto? Saltiamo? Se lo facciamo potremmo imparare a volare oppure precipitare nel vuoto.
Nella realtà che immagino, nel Mondo che vorrei, ho tutti gli strumenti, la forza, il coraggio di saltare e di fare qualcosa per indirizzare il Futuro verso la via che desidero. Stare lì al sicuro, senza buttarsi, lasciando che le cose accadano da sole e che il caso, o peggio altre persone, decidano per me … questo so di non volerlo.
Nel Futuro che immagino, saltare non è poi così pericoloso, al massimo si sbaglia. E vi dirò di più: sicuramente sbaglieremo! Ma in questo mio Mondo per ogni persona che sbaglia, ce ne sono altre dieci che riescono. Persone che ci aiuteranno a rimetterci in piedi dandoci un motivo per saltare di nuovo.
Anche nel Mondo del mio Futuro le cose cambiano in un attimo, ma nella realtà che mi auguro tutti si prendono la responsabilità di affrontare quell’attimo con consapevolezza. Se è vero che non possiamo controllare del tutto ciò che accadrà, è altrettanto vero che possiamo controllare chi siamo, le nostre azioni, adattandoci al Futuro per renderlo migliore.
Immagino un Mondo in cui ognuno di noi fa la differenza
Non occorre certo scrivere il romanzo della Storia o guidare una Rivoluzione, basta riuscire a fare la differenza per poche persone, ma per riuscirci dobbiamo prima essere la differenza per noi stessi: dobbiamo saltare.
Saltare, sbagliare, rischiare e riprovare finché non riusciremo a volare per guardare con orgoglio quello che abbiamo creato: il Futuro, una Nuova Alba.
Roberta Sartori, studentessa
Uniferpi Padova, Media Partner del Beautiful Day 2021